La casa fu venduta con tutti gli arredi e i complementi, la maggior parte da buttare via. Per puro caso, nel separare i materiali prima dello smaltimento come rifiuti, viene scoperto un piccolo quadro dipinto ad inchiostro e riconducibile al pittore Carlo Montarsolo. Ma l'opera d'arte nascosta porta con se anche un altro enigma: un articolo di giornale. Ripegato con cura e inserito tra il quadro ed il suo supporto, riporta la cronaca di un evento avvenuto in israele nel marzo del 1954, denominato Il tragico agguato al passo dello scorpione. Qui troverete una selezione di immagini che raccontano la storia di questo misterioso piccolo quadro.
la stampa dietro la quale era nascosto il quadro
la stampa e il retro del quadro
il supporto utilizzato per la realizzazione del quadro
dettaglio del tassello a chiusura del quadro con firma e dedica
la pancia del quadro cela a sua volta un articolo di giornale
l'articolo riguarda l'agguato al passo dello scorpione avvenuto nel 1954
Inchiostri (1950–1960)
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Carlo Montarsolo realizzò una serie di felicissimi inchiostri, caratterizzati da un segno rapido e dinamico, in genere monocromatico (ma alcuni di essi sono in parte o in tutto colorati), volti a cogliere sinteticamente un luogo o un contesto, in genere quotidiano. Paiono annotazioni, ricordi. In realtà la cifra sintetica risponde ad uno dei caratteri dell’artista, alla sua capacità di cogliere nel segno libero e visionario un clima, un ambiente, un’atmosfera. Talora è ravvisabile in tali lavori una forza ascensionale che tende ad astrarre i motivi figurativi, che pure restano riconoscibili e fondativi dell’immagine. Tale forza astrattiva riscatta la forma aneddotica degli spartiti, conferendo all’immagine atemporalità e poesia.